ICOS
ICOS e ICOS Cities: misure al centro dell’azione per il clima
Dietro a tutte le grandi dichiarazioni sul clima, spesso si dimentica un requisito: l’affidabilità dei dati. In Europa, la rete ICOS fornisce questa bussola scientifica, essenziale per comprendere, anticipare e agire sulla crisi climatica. Concentrandosi su questa infrastruttura e sulla sua estensione urbana, ICOS Cities.
ICOS: una rete scientifica al servizio del clima
La sua missione: misurare continuamente le concentrazioni e i flussi dei gas a effetto serra (CO₂, CH₄, N₂O) e fornire dati standardizzati sul ciclo del carbonio.
Presente in 15 Paesi europei, l’ICOS riunisce più di 170 stazioni di osservazione:
- Stazioni oceaniche: studiano il ciclo del carbonio negli oceani all’interfaccia oceano/atmosfera.
- Stazioni atmosferiche: analizzano le concentrazioni di gas serra a diversi livelli.
- Stazioni ecosistemiche: misurano gli scambi di CO₂ tra aria, vegetazione e suolo.
ICOS Francia: un contributoimportante
In Francia, ICOS è gestito da un consorzio di istituzioni scientifiche: CNRS, CEA, LSCE e diverse università. La rete francese ha stazioni in tutto il Paese, dalla foresta delle Landes al Mediterraneo e ai dipartimenti e territori francesi d’oltremare, e svolge un ruolo centrale nell’infrastruttura europea.
I dati ICOS sono :
- Pubblico e liberamente accessibile
- Compatibili tra i Paesi grazie a standard armonizzati
- Utilizzati per la ricerca, i modelli climatici (ad es. IPCC) e la verifica delle emissioni a sostegno delle politiche pubbliche.

Città ICOS: strumenti per la misurazione delle emissioni urbane
Sebbene oltre il 70% delle emissioni di CO₂ a livello mondiale provenga dalle città, queste ultime non dispongono ancora di strumenti concreti per valutare i loro sforzi di riduzione delle emissioni. È questo il senso del progetto ICOS Cities, lanciato dall’UE nell’ambito di Horizon 2020.